12 GEN – Stefano Bottari, primario chirurgo a Roma, ha deciso di non operare un paziente in elezione (non urgente) che aveva denunciato un medico. A riferirlo è Amami, l’Associazione dei medici accusati ingiustamente di malpractice, secondo la quale “se la legge non ci metterà al riparo dai danni conseguenti alle denuncie infondate di malpractice, i medici, impauriti, si asterranno dall’operare cittadini non urgenti” e il caso di Bottari dimostra che i medici, “in questo clima da caccia alle streghe – alimentato da campagne pubblicitarie che incitano a citare i medici in giudizio – hanno iniziato a rifiutare gli interventi dei pazienti ‘a rischio-denuncia’”, afferma il presidente dell’Associazione, Maurizio Maggiorotti.

Secondo quanto riportato dalla nota dell’Amami, Bottari avrebbe raccontato che il paziente ha richiesto una visita per un intervento riparatore a seguito di un’operazione, a detta dello stesso, “riuscita male”. “Con un atteggiamento rivendicativo ha presentato il caso come esempio di malasanità. In questo contesto poco rassicurante, – ha affermato Bottari, secondo quanto riferisce la nota dell’Amami – non mi sono trovato nella condizione di serenità giusta per il compimento di un intervento chirurgico. Mi sentivo in tensione e in pericolo per l’eventualità di essere esposto anche io e la struttura nella quale opero a ritorsioni legali. La chirurgia – ha aggiunto Bottari – deve essere affrontata con la mente libera e con il giusto stato d’animo, e non con la paura di essere denunciati. E’ necessario un rapporto di totale fiducia tra medico e paziente perché lo stato di paura del chirurgo mette a rischio la buona riuscita dell’intervento. Diventa quindi un obbligo rifiutare l’operazione per proteggere il paziente”.

il ns dipendente che teme di essere controllato !

“I professionisti – commenta l’Amami – hanno sempre più paura di ricevere danni di immagine ed economici da una denuncia, anche se priva di fondamento, perché, con le attuali norme, determina la disdetta da parte dell’assicurazione. Ricaduta che potrebbe essere pesante sui medici, dal momento che il DPR 138 del 13 agosto 2011 rende obbligatoria la copertura assicurativa professionale e ciò li porterebbe ad essere dei fuorilegge”.

L articolo è interamente riportato ( e si vede ) , d altra parte per la mia esperienza non avrei mai potuto scrivere ERESIE PIU GRANDI DOVENDO RIPORTARE UNO SCEMPIO COME QUELLO CHE IL NS. DIPENDENTE HA FATTO E IL FEGATO CHE HA PER SOSTENERE UNA SIMILE AZIONE !

Poi con calma smentiamo l ammasso di biechi e sciatti pretesti di quell uomo così dedito al suo lavoro/ passione, quel che stipendiato da noi si rifiuta di fingere di lavorare come del resto ha fatto probabilmente fino ad oggi !

12 gennaio 2012
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